martedì 19 novembre 2013

Invito al Delirium


Eccomi di nuovo qui, solo un giorno è passato, boh, sarà per il mio entusiasmo. Spero che con il tempo i commenti ci saranno e comunque, di già (ùwù), persone di mia conoscenza mi contattano per un dialogo, il che per me è ancora più importante dei commenti. Chiudiamo questa noiosa parentesi e passiamo a ciò di cui scriverò oggi: "Invito al Delirium". [Il rosso! Come sapete lo amo :3  per lei, un'altro mio unico amore...<3 non preoccuparti Ginsberg, non ti tradisco ;) ]

Ok! Questo è proprio un invito, un invito alla logica e al buon pensare del delirio. Esso per un mondo deviato sarà delirante; ma il vero delirio è il deviamento. Quindi chiunque delira è perfettamente normale. Vi sto invitando, benvenuti sulla mia nave e partiamo per un viaggio infinito;un viaggio alla ricerca dell' infinito; un viaggio ove non ci sarà mai meta perchè la meta è il viaggio stesso. Ed ora posto qui un mio delirio, uno dei miei più folli e spero tanto che all' inizio vi stranisca, che aggrottaste le sopracciglia per poi sorridere, che almeno uno di voi sorrida poi comprendendo. Grazie di cuore. Siria.

invito alla filosofia del Delirio
aaahh! respiro...
esalo!
esalo aria estatica!
il mio cuore batte!
forte batte!
la paura sale...
paura che svanisce.
il freddo in me,
pallore nel viso,
sto per lasciare questo corpo amici miei,
vi bacio,
siete così belli!
lo avete mai notato?
non è giusto che il cielo sia azzurro,
facciamolo verde,
ah!! sì! quanto amo il verde...
richiama erbe,
richiama sapori,
richiama l'antico dio bosco,
ti bacio albero,
ti dipingo albero con una tua foglia,
vita che dipinge vita.
Ora sono a tavola,
non mangio,
non bevo,
pulisco il cucchiaio,
ah! sì!
cucchiaio benedetto dal sacro cerchio estatico!
gira!gira!gira!gira!gira!
m'addormento!
ho girato troppo!
continua a girare qualcosa di fronte!
non guardo con li occhi di donna,
guardo con li occhi di selene.
e gira!gira!gira!
gira fino allo sfinimento,
lì in trance accasciata a terra tremolante...
lì in morte corporale,
sorrido e piango,
ma non me ne accorgo.
t'amo!t'amo!t'amo vita!
amo i doni dati...
amo i doni ricevuti...
leccami piacere perchè io pecco,
ecclesia detesta me per il sapere,
ricerca continua,
poesia estatica,
ti urlo!ti urlo! ti urlo!
telepaticamente lei mi sente,
la grande madre,
sa che io parlo per lei e con lei...
son io e sarò sempre io,
sarò te e me,
sarò tutto,
sarò nulla e niente.
un ricordo lontano di bambina,
un'aquila,
il suo volo,
sogno utopico sempre sperato,
realizzato è nella ricerca,
nella psiconautica,
scrivo senza coscienza,
scrivo d'istinto,
sguardo offuscato,
concentrato sull' occhio della triade dharmica.
ed io ti bacio luna perchè sono luna,
ed io ti bacio antica bambina perchè sono bambina,
ed io ti bacio giovane anziana perchè sono anziana;
perchè infinita son come l'esser tremolante d' ebbrezza felice,
e il resto è stupidità,
carattere umano che non m'appartiene,
io non sono come voi mangiatori e lavoratori,
servi senza logica folle,
or vi sorrido mentre muoio e fanculo il resto!


Qui a fianco una delle mie fantastiche opere psichedeliche. Penso che sia la più pertinente @ç@ saluti XD

-Siria Comite (poeta illuminata)-

5 commenti:

  1. spesso mi interrogo su cosa sia la normalità intesa soggetto o modello standard che agisce all'interno di questa società collegato ad altri simili ma non uguali. L'uomo post-moderno esposto ad una moltitudine di relazioni quotidiane che interferiscono sul suo sistema nervoso, poi come strana abitudine nei comportamenti e nel linguaggio è determinato alla trasgressione. Quindi un soggetto che vuole sentirsi differente. Molti individui rimangono bloccati o meglio standardizzati oppure fissi sui meccanismi di consumo con qualche scatto sentimentale o cosi, mentre se mi permetti, forse, gente come noi che intraprende un viaggio verso l'oltre, quello che in parte non conosciamo si spinge oltre; questa puo'essere definita da chi vuole sparlare come perversione, devianza, anticonformismo, seconda la situazione. Mi rispecchio nei tuoi versi; penso che la verità vada cercata nell'ignoto :-)

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    1. Io non penso affatto che la mia sia trasgressione sociale o diversità riconosciuta comunque in una piccola minoranza. Penso piuttosto che sia un ritorno al tradizionale, alla morale e alla spiritualità ormai persa nel tempo. Questa idea, come ogni idea e rivoluzione, deve essere urlata, come quasi qualcosa di innovativo. Per progredire a volte si deve ritornare sui propri passi perchè solo in questo modo ci può essere quello che chiamiamo pensiero. La società occidentale attuale non è una società del pensiero, è una società del vegetale. "Mangia e lecca il pavimento come aspirazione poichè io voglio possederti, poichè io sono odio ed ego". Questo è il mondo occidentale. Qui io propongo un'alternativa, che poi non è altro che la prima scelta, come ho detto prima. Dato che sono molto legata al valore archetipale delle divinità in quanto collegamento corporale e concreto a ciò che è divino e metafisico; paragonerei il dio occidentale a dio danaro (non merita le lettere maiuscole) e quello che è il dio delle verità, del primitivo e dell' essere da cui tutto si crea e a cui tutto ritorna, è la Dea Madre. Perchè, chi più di una madre può rappresentare la vita? cosa più della vita può rappresentare l'amore? e cosa più dell' amore può rappresentare la legge dell' infinito?. Credo nulla, oltre questo. Comunque grazie, questo è il mio primo commento :)

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  2. se viviamo quegli istanti o situazioni in una dimensione di pensiero esterna o separata dalle influenze della società globale allora possiamo definirli come momenti di libertà (ti scrivo per esperienza personale e di vita vissuta, non per letture di autori, ecc.).

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    2. Ed io confermo assolutamente ciò che dici da altrettante esperienze di vita. :) è come essere aquila, guardare tutto dall' alto, valutare la realtà dall' alto, valutare la sua illusione e lasciarla perdere, continuando a volare, sempre più in alto.

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