mercoledì 25 dicembre 2013

"I grandi, i medi e i piccoli ingabbiati e liberati da un'Idea"
"L'anarchia è lo stato di salute delle moltitudini".
Joseph Déjacque, L’Humanisphère, 1859
(Joseph Déjacque, un poeta-operaio francese)

Oggi, si parla molto di sfiducia nei confronti dei partiti politici e si vede, soprattutto nei giovani, un'intolleranza elevata nei confronti di queste istituzioni con il sostenimento dell' attivismo anarchico informatico. Dico soprattutto nei giovani perchè è noto che gli adolescenti  e i giovani adulti vedono di mal occhio le istituzioni maggiormente rispetto agli adulti. Personalmente penso che questa sfiducia ci sia sempre stata. è però aumentata in modo elevato per la crisi economica di questi tempi. Molti giovani nascono già stufi, nascono già senza un futuro e questo non solo in Italia, ma a livello europeo. Come ho detto, questa sfiducia c'era già precedentemente. è una sfiducia antica quanto l'uomo. Da sempre gruppi di uomini eleggevano un capo tribù per poi spodestarlo per il suo egocentrismo nei confronti dei suoi simili, considerati ormai solo sudditi. Questo avviene tutt'ora nelle tribù indigene. Anche negli animali c'è il maschio alfa del branco che viene spodestato da un maschio minore che vuole ottenere il suo potere. Similmente così facciam noi con i capi politici ed ecclesiastici. è una questione di egocentrismo, di desiderare il potere. Secondo me la società si suddivide in piccoli, medi e grandi. I grandi sono coloro che governano i piccoli. I piccoli sono coloro che, per cecità, sono quasi felici di essere governati. Poi ci sono i medi. I medi giocano un ruolo particolare, sono gli spodestatori. Ci sono medi e medi però. Un medio può inizialmente avere valori a favore del popolo. Una volta però che il potere entra nelle sue mani è tentato da quest'ultimo, è tentato di fare come il precedente capo spodestato, è tentato e palesemente cede perchè l'umano è peccatore. Questo è un giro infinito, agirà un altro medio che spodesterà il grande, il quale diverrà grande anch'esso per la tentazione e l'egocentrismo. Poi ci son medi ancor peggiori, i quali già dal principio hanno intenzioni losche. Sembra che sia tutto quì, invece no, non è affatto così. Altrimenti l'uomo, a livello di diritti e a livello di libertà non avrebbe avuto alcun progresso e sappiamo ben tutti che l'uomo senza progresso non può esser definito un uomo. Allora, qual'è la situazione in cui si ha del progresso? La situazione in cui davvero si potrà aver la libertà di scelta da cui poi derivan tutte le altre? Un medio quando nasce medio non otterrà mai le libertà altrui perchè sarà corrotto. Ma se un piccolo improvvisamente capisse tutto quanto, se un piccolo improvvisamente si ponesse dei perchè e li risolvesse generando un odio nei confronti delle istituzioni e delle convenzioni sociali, se un piccolo avesse un'idea?! E, se questo piccolo, non tenesse la sua idea per se, se questo piccolo aprisse ad altri piccoli le porte della verità? Se quest'ultimi seguissero ciecamente questo piccolo egli diverrebbe medio e mai si interromperebbe quello che sembra il meccanismo infinito del potere e del disequilibrio, dove da una parte ci sono gli schiavi e dall' altra i pochi padroni, se non uno. Ma, se immaginiamo per un solo secondo che questi piccoli, grazie a quel piccolo iniziale, aprissero la mente in modo tale da non seguire con le fette di salame sugli occhi quel piccolo lì? Così non diverrebbe affatto un medio! I piccoli sarebbero in grado di orientarsi, di capire, di comprendere cosa c'è davvero di marcio in questa società. Il primo caso che ho definito, quello dove c'è un ciclo continuo di potere, lo troviamo nei libri di scuola. Nei libri che parlano di storia non c'è affatto la storia dell' uomo, ma bensì la storia di questo ciclo. Tantissimi piccoli morti per far sì che il  grande venga spodestato dal medio, il quale diverrà grande e così via. Sembra un'infinita catena e, come ho detto, è qualcosa di naturale visto che è presente anche nelle altre specie animali. Ma, non è così. La vita, proprio perchè imperfetta, è meravigliosa. Preferiremmo mille volte scegliere il male che abbandonarci al bene per semplice obbligo. Esiste un antico detto dei nativi americani che dice: "dentro al nostro cuore ci sono due lupi, uno legato ai sentimenti negativi e un altro ai sentimenti positivi. Per farli sopravvivere dobbiam decidere noi cibandoli o meno ". Quindi, secondo me,dovremmo dar da mangiare ad entrambi in modo equo perchè insieme coesistono in noi ed insieme si contrappongono creando l'ordine perfetto che ci dev'essere nella nostra coscienza. Dare da mangiare a quello buono sarebbe troppo egoista e l'egoismo porterebbe il lupo buono a trasformarsi nel suo contrapposto facendo crescere in noi solo rabbia ed odio. Questa può essere definita come una sorta di mia spiegazione poetica alla "dittatura del silenzio e della non-scelta". Quindi qual'è quell' anello della catena infinita che si spezza? Qual'è il suo nome? Noi potremmo definirla come una sorta di consapevolezza. Ecco! è questo. è avere il coraggio di dire NO senza la paura del tuo nemico. è il coraggio di definire realmente che cosa sono le idee. L'idea non è come ce la presenta un dizionario, non va letto ciò che c'è già scritto, non va letto ciò che suona quasi come una neolingua orwelliana. Un'idea è un semplice insieme di parole. Vi aspettavate di più forse, o vi aspettavate una definizione erudita di idea. Ma ciò che è più semplice è ciò che c'è di più vero. La mente contorta degli esseri umani però non crede a ciò che è troppo semplice, apparte forse un bambino, purtroppo. Ora, ritornando al concetto di idea, cioè "un insieme di parole", dobbiamo chiarire che cosa realmente sono le parole. Tenete presente il classico esempio di libertà cieca: un uccellino, nato in cattività, non vola quando per la prima volta gli presentano davanti la libertà perchè cieco, non la vede. Noi piccoli siamo quell'uccellino. Quando, per quanto riguarda un'azione, noi, non abbiam alcun limite legale, ecco che subentra sfacciatamente la moralità. La moralità è il più grande mezzo dei medi e dei grandi per fermarci, basta guardare i tanti commentati movimenti pro-life. In ogni nazione c'è sempre stata la "legge" e la "chiesa". è una strategia millenaria che innesca in noi il pensiero che la moralità è qualcosa di giusto. è una strategia che non ha mai dato la possibilità di una scelta reale. Quando lo stato non poteva far assolutamente niente, ecco che c'è la chiesa, dove, anche se magari non siete credenti, per secoli ha influito sulla vostra tanto amata moralità. Ora, per definire che cosa sono le parole e il loro valore dobbiamo confrontarci con questa "moralità". Noi siamo gli artefici della nostra esistenze e delle nostre pene perchè grandi, medi e piccoli non sono altro che persone. Noi con la forza delle parole abbiamo creato dei limiti a livello sia legale, sia morale, che alla fine non vedo molta differenza tra le due cose. Sono state create dalla stessa madre. Noi se abbiamo creato tutto questo, possiamo dunque usare le parole per una non-moralità. Le parole sono la matrice di tutto e le parole derivano dal pensiero umano e se un pensiero di un piccolo diventasse un pensiero di massa, allora la forza delle parole riuscirebbe ad abolire i tanti odiati medi e grandi nelle loro tante odiate istituzioni. Questo è accaduto, accade e accadrà sempre perchè è un semplice processo sociale. Vi siete mai chiesti però il perchè questa ribellione non rimane definitiva? Insomma, la storia di questo ciclo ha dimostrato nei secoli che le istituzioni e i capi sono odiati da sempre proprio per il bisogno umano della libertà. Io, in conclusione, dico che la nostra stupidità, almeno quanto la nostra intelligenza, è estremamente elevata. C'è dunque una via d'uscita da questo ciclo infinito? Io non lo so, io non prevedo il futuro ma so soltanto che il nostro presente è molto limitato. Mi spiego meglio. è una questione di tempo, la storia dell' uomo rispetto alla preistoria non è forse più che minima? Potremmo quindi paragonarci a dei neonati che devon ancora scoprire questo meraviglioso universo? Io non potrò mai sapere se ciò che penso è vero, non lo potrò mai constatare fisicamente. Io però so che l'uomo è affiancato dal progresso e sono convinta che un giorno la società si renderà conto dei suoi errori e si correggerà. Non siamo ancora esseri maturi per questo. Noi possiamo per adesso considerarci persone, ma non possiamo ancora considerarci esseri umani. Noi non abbiamo ancora imparato a fondo il significato del giusto e dello sbagliato. Quando lo faremo, quando lo faremo tutti, quando comprenderemo e distingueremo questi due concetti baseremo la nostra vita su un qualcosa che funzioni meglio. Abbiamo constatato che un capo non serve a niente, ci saranno solo spodestamenti e vite perse. Quindi, per un procedimento a prova di errori, proveremo qualcos'altro. Sì, semplicemente qualcos'altro. Io suggerisco l'amministrazione popolare. Io suggerisco che fin dall' infanzia i bambini siano educati al progresso e questo progresso si può avere solo se c'è un'estrema cura della curiosità. Si deve far in modo che tutti i bambini imparino a mantenerla anche da adulti. Così la società si accorgerà di progredire in modo estremamente veloce. Si deve far in modo soprattutto che i bambini imparino a godere di ciò che è più semplice perchè solo così ci sarà l'abolizione dell' egocentrismo umano. Per questo i voti saranno aboliti e le scuole non saranno più le istituzioni di adesso. Ci sarà un clima basato tutto sulla curiosità. Io ho avuto la fortuna di, oltre ad andare alla scuola classica, di andare a una scuola particolare. è stata una scuola che mi ha insegnato tutto questo. Io, ho imparato a leggere e a scrivere prima che l'istituzione scolastica me lo imponesse. Mia madre mi leggeva le favole ed io le chiesi di insegnarmi perchè le volevo leggere anche io. Non ho mai avuto quell'agitazione che han tutti relativa al voto. Che io prenda un 8 o un 5 non mi importa perchè il mio impegno non è finalizzato al voto, ma piuttosto alla curiosità di sapere che c'è dentro di me. Se io sono stata fino ad adesso promossa è perchè in questa scuola alternativa hanno coltivato bene la mia curiosità. Io con quella scuola ho visto il futuro, sono entrata nella mentalità che ci sarà un giorno. L'equilibrio sarà l'unico re. Se voi, dopo ciò che ho scritto, definirete tutto ciò utopia non mi importa. Io so che si realizzerà perchè se bocciamo a prescindere tutto ciò che è delineato da un assioma matematico, se non consideriamo l'impossibile, allora non ci sarà alcun progresso e non arriveremo mai alla verità. L'unica verità che conosco io è il buon senso di non avere morale, questo causa anarchia e sono fiera di essere convenzionalmente definita con questa parola solitamente attribuita ai folli.
-Siria Comite-


1 commento:

  1. Mi sono ispirata ad una parte del libro 1984, libro che mi ha davvero lasciato emozioni forti e che in parte ha cambiato il mio modo di pensare. Grazie, Orwell. :)

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